DEVI PRENDERE LA PATENTE? LEGGI TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE
Prendere la patente, si sa, è un'ambizione che accomuna molti giovani.
Al compimento dei diciotto anni, o prima per chi decide di conseguire la patente di categoria A, si pone il problema dell'esame di teoria.
Sempre più frequentemente però,, in quest'epoca "Erasmus" o comunque di studio in altri Paesi, ci si pongono delle domande:
Posso conseguire la patente all'estero? E con la patente estera potrò guidare in Italia? Ma soprattutto: come si prende la patente all'estero?
Cerchiamo di dare alcune risposte.
Ogni Stato, nonostante le direttive Europee, decidono in modo autonomo i requisiti per fare conseguire la patente sul proprio territorio nazionale: in alcuni Paesi, è sufficiente la residenza "normale o domicilio,(tipico degli studenti), in altri è necessario essere residenti in modo effettivo da almeno sei mesi. E' indispensabile rivolgersi agli uffici dello Stato in cui ci si deve recare, equivalenti alla nostra Motorizzazione, per conoscere la normativa vigente.
Per la successiva possibilità di guida sul territorio nazionale Italiano invece, non vi è alcun dubbio: le patenti conseguite in uno Stato dell'Unione Europea, valgono su tutto il territorio Europeo.
Quelle conseguite in Stati non facenti parte dell'Unione Europea necessitano di essere convertite entro un anno da quando si acquisisce (o riacquisisce) la residenza in Italia.
E gli esami?
Purtroppo non c'è conformità di esami di teoria tra i paesi dell'Unione Europea. In Francia per esempio il test si compone di 40 domande a cui rispondere in 30 minuti e sono ammessi al massimo 5 errori. In Spagna le domande sono 30. il tempo a disposizione 30 minuti e gli errori ammessi solo 3.
Per non parlare dell'esame di guida: in Francia per sostenerlo bisogna aver fatto almeno 20 ore di guida obbligatorie, in Lussemburgo 16, in Belgio 24. E neppure gli esaminatori sono gli stessi: mentre in Italia chi ci esamina è un funzionario della Motorizzazione ed accanto al candidato siede comunque il proprio istruttore di guida, in molti Paesi l'esaminatore è un poliziotto che siede accanto al candidato, senza la presenza "rassicurante" del proprio istruttore di guida.
E per prendere la patente in Italia?
Ogni anno, in Italia, ci sono circa due milioni di candidati che sostengono gli esami di teoria per conseguire una patente di guida.
Anche da noi, come in quasi tutti i Paesi Europei, da qualche tempo gli esami di teoria a quiz si tengono al computer presso gli uffici provinciali della Motorizzazione (non sono più ammessi gli esami di teoria presso le autoscuole). I quiz sono informatizzati per il conseguimento delle patenti di categoria A, B ma da qualche anno, anche per le patenti superiori (C, D, E) e per la categoria AM (ciclomotori)
Come funzionano gli esami?
In Italia il candidato deve affrontare una prova che si compone da 40 domande . Ha a disposizione un tempo di 30 minuti. Sono ammessi al massimo 4 errori, al quinto si viene respinti.
Ad ogni domanda bisogna rispondere vero o falso (non ci sono risposte multiple) ma c'è la possibilità di correggere ( a differenza di quando gli esami erano cartacei) perchè il computer permette di rivedere le risposte date, ed eventualmente correggerne la risposta fino al momento dell'invio di fine test.
Su quali argomenti vertono i quiz?
Il programma ministeriale è stato suddiviso in 25 capitoli, di cui 15 considerati primari e 10 secondari.
Dai quindici capitoli di primaria importanza (precedenze, segnali ecc) vengono estrapolate 2 domande per ogni argomento per un totale di 30 domande, dal restante 10 capitoli di secondaria importanza viene estrapolata 1 domanda per capitolo per un totale di 40 domande.
Come ci si esercita?
Gli allievi possono utilizzare diversi sistemi di esercitazione, tra testi, piattaforme, app.
Noi de La Stampa, abbiamo creato, per primi in Italia, un nostro sito dedicato gratuitamente ai ragazzi che prendono la patente:[/size]
Qui, oltre ai quiz suddivisi per argomento o in versione fac-simile esame, realizzati appositamente con la stessa grafica dei quiz ministeriali (in modo da aiutare il candidato a familiarizzare con il vero esame) è possibile vedere delle brevi ma esplicative video lezioni di teoria utili al ripasso dell'argomento prescelto oppure leggere articoli dedicati al mondo delle patenti.
Al compimento dei diciotto anni, o prima per chi decide di conseguire la patente di categoria A, si pone il problema dell'esame di teoria.
Sempre più frequentemente però,, in quest'epoca "Erasmus" o comunque di studio in altri Paesi, ci si pongono delle domande:
Posso conseguire la patente all'estero? E con la patente estera potrò guidare in Italia? Ma soprattutto: come si prende la patente all'estero?
Cerchiamo di dare alcune risposte.
Ogni Stato, nonostante le direttive Europee, decidono in modo autonomo i requisiti per fare conseguire la patente sul proprio territorio nazionale: in alcuni Paesi, è sufficiente la residenza "normale o domicilio,(tipico degli studenti), in altri è necessario essere residenti in modo effettivo da almeno sei mesi. E' indispensabile rivolgersi agli uffici dello Stato in cui ci si deve recare, equivalenti alla nostra Motorizzazione, per conoscere la normativa vigente.
Per la successiva possibilità di guida sul territorio nazionale Italiano invece, non vi è alcun dubbio: le patenti conseguite in uno Stato dell'Unione Europea, valgono su tutto il territorio Europeo.
Quelle conseguite in Stati non facenti parte dell'Unione Europea necessitano di essere convertite entro un anno da quando si acquisisce (o riacquisisce) la residenza in Italia.
E gli esami?
Purtroppo non c'è conformità di esami di teoria tra i paesi dell'Unione Europea. In Francia per esempio il test si compone di 40 domande a cui rispondere in 30 minuti e sono ammessi al massimo 5 errori. In Spagna le domande sono 30. il tempo a disposizione 30 minuti e gli errori ammessi solo 3.
Per non parlare dell'esame di guida: in Francia per sostenerlo bisogna aver fatto almeno 20 ore di guida obbligatorie, in Lussemburgo 16, in Belgio 24. E neppure gli esaminatori sono gli stessi: mentre in Italia chi ci esamina è un funzionario della Motorizzazione ed accanto al candidato siede comunque il proprio istruttore di guida, in molti Paesi l'esaminatore è un poliziotto che siede accanto al candidato, senza la presenza "rassicurante" del proprio istruttore di guida.
E per prendere la patente in Italia?
Ogni anno, in Italia, ci sono circa due milioni di candidati che sostengono gli esami di teoria per conseguire una patente di guida.
Anche da noi, come in quasi tutti i Paesi Europei, da qualche tempo gli esami di teoria a quiz si tengono al computer presso gli uffici provinciali della Motorizzazione (non sono più ammessi gli esami di teoria presso le autoscuole). I quiz sono informatizzati per il conseguimento delle patenti di categoria A, B ma da qualche anno, anche per le patenti superiori (C, D, E) e per la categoria AM (ciclomotori)
Come funzionano gli esami?
In Italia il candidato deve affrontare una prova che si compone da 40 domande . Ha a disposizione un tempo di 30 minuti. Sono ammessi al massimo 4 errori, al quinto si viene respinti.
Ad ogni domanda bisogna rispondere vero o falso (non ci sono risposte multiple) ma c'è la possibilità di correggere ( a differenza di quando gli esami erano cartacei) perchè il computer permette di rivedere le risposte date, ed eventualmente correggerne la risposta fino al momento dell'invio di fine test.
Su quali argomenti vertono i quiz?
Il programma ministeriale è stato suddiviso in 25 capitoli, di cui 15 considerati primari e 10 secondari.
Dai quindici capitoli di primaria importanza (precedenze, segnali ecc) vengono estrapolate 2 domande per ogni argomento per un totale di 30 domande, dal restante 10 capitoli di secondaria importanza viene estrapolata 1 domanda per capitolo per un totale di 40 domande.
Come ci si esercita?
Gli allievi possono utilizzare diversi sistemi di esercitazione, tra testi, piattaforme, app.
Noi de La Stampa, abbiamo creato, per primi in Italia, un nostro sito dedicato gratuitamente ai ragazzi che prendono la patente:[/size]
Qui, oltre ai quiz suddivisi per argomento o in versione fac-simile esame, realizzati appositamente con la stessa grafica dei quiz ministeriali (in modo da aiutare il candidato a familiarizzare con il vero esame) è possibile vedere delle brevi ma esplicative video lezioni di teoria utili al ripasso dell'argomento prescelto oppure leggere articoli dedicati al mondo delle patenti.
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